24.9 Il paese dei passeri bianchi
Siamo a Lhasa da quasi una settimana ormai, siamo arrivati un po stravolti, dopo un viaggio davvero rocambolesco, nascosti su un autobus che ha dovuto lasciare Golmund solo dopo il tramonto.. bah.. a mio parere una grande farsa (e c'e' chi qui direbbe che come al solito sono spavalda) comunque.. siamo arrivati a Lhasa dopo 20 ore di sterrato a 4500 metri di altitudine.. (le due cose insieme provocano una voglia di fare la pipi mai provata nella vita!!) e come nelle favole siamo caduti in un sonno profondo.. anzi piu che un sonno un letargo, visto che ancora non ci siamo svegliati.. sara che a confronto con quanto vissuto finora Lhasa e' extra rilassante! C'e' turismo ma non troppo.. quel giusto punto che ti fa finalmente trovare un piatto di pasta :) , c'e' un sole che riscalda e colora, ma non scotta, fa fresco ma non freddo e ovunque giri lo sguardo c'e' cielo, cielo, e ancora un sacco di cielo... dico che se uno ha una settimana di tempo nella vita per di qua ci deve passare.
insomma noi ci siamo e per la prima volta da non so quanto tempo ormai non stiamo pensando a quando ripartiremo...
Ho deciso di lasciare perdere tutte le riflessioni e i commenti politico sociali sulla presenza cinese in Tibet (rischio di farmi prendere la mano) e di dedicarmi solo a piccoli aneddoti ..
A Lhasa c'e' un gran da fare per le strade, tutti vivono all'aperto e c'e sempre un gran movimento.. a partire dagli eserciti di commesse che fanno la ginnastica guidata davanti ai centri commerciali alle 8 del mattino prima dell'apertura (chi ha letto 1984 di orwell forse avra' la pelle d'oca come ce l'ho avuta io) per arrivare ai calzolai che intrattengono i clienti (calzino in mano) mentre la colla fa il suo effetto, senza dimenticare i monaci, i pellegrini, i bambini i vecchi i lebbrosi, i turisti cinesi, gli yankee, gli straccioni, i cani, i mutilati, le mamme coi neonati e ogni sorta di essere vivente che costantemente gira e rigira e ririgira intorno a statue, colonne, templi, candele con questi mulini di orazione in mano, spingendoti e calpestandoti al primo indugio o al minimo tentativo di invertire il senso di marcia (dopo averti calpestato normalmente ti riconoscono, vedono che hai gli occhi a forma di dollaro e ti chiedono soldi!) Davvero impressionante.. se dovessi dare un giudizio cosi.. su due piedi.. direi che a prima vista il buddismo sembra una religione un po paranoica... come tutte d'altronde.
Piu che un lago sembra un mare.. visto che ha un bel colore turchese e delle vere simpatiche onde, le montagne che lo circondano erano spruzzate di neve cosi mi e' venuto in mente indovinate un po cosa?? la mia bella spiaggia pescarese con il gran sasso sullo sfondo.. dicono tanto del tibet.. ma l'abruzzo non e' mica da meno.. peccato solo per gli yak.. e per le pecore che dalle parti nostre si limitano a fare il formaggio e non ambiscono a diventare stelle del cinema.
Spero di raccontarvi piu cose la prossima volta, fuori dal letargo!!
lau