31 October 2006

31.10 Fuori dal ghetto

Oggi siamo andati alla scoperta di Kathmandu... per la prima volta da quando siamo qui siamo riusciti ad uscire fuori dal quartiere super turistico di Thamel, Voi vi direte.. come mai solo ora? ebbene.. la verita' e' che dopo la Cina eravamo talmente travolti dagli eventi che la sola idea di metterci di nuovo a lottare nella folla cittadina ci spaventava, i musi duri dei cinesi e gli sguardi vittimistici dei Tibetani ci avevano scavato a tal punto che avevamo costruito una specie di barriera.. ci eravamo rintanati in Thamel, nei suio ristoranti occidentali, nei suoi alberghi profumati.. nel suo labirinto di souvenir.. ovviamente questa barriera e' stata allo stesso tempo una vergogna.. che senso ha stare in un paese se non hai voglia di scoprirlo?? Vabbe' che ci interessano soprattutto le montagne qui... ma non si puo mica far finta che tutto il resto non esista... sicche' coraggio alla mano abbiamo oggi fatto il grande salto... e..
Che sorpresa!
Ci accoglie una citta' vivacissima e sorridente, colorata, brulicante di gente affaccendata (e non) a 1000 diversi mestieri.. Come in tutte le citta dell'asia (eccetto Pokhara che sembra una stazione balneare) al mattino presto le strade sono gia' piene di gente, la cosa curiosa e' che i negozi e i mercati aprono solo dopo le 10.. persino le poste prima delle 1030 non vogliono saperne di lettere e francobolli.. ma allora..dove andranno tutte queste persone alle 8 di mattino tanto di corsa? Ancora da scoprire.. molti al tempio..molti altri a svegliarsi in compagnia, l'amosfera infatti anche se caotica e' abbastanza rilassata (se potete immaginare la coesistenza di queste due sensazioni). La cosa che piu colpisce di Kathmandu e' che sono tutti sorridenti, bambini e adulti, perfino i mendicanti... come dice Roger "qui anche le persone serie e un po accipigliate sembrano pronte a sorriderti da un momento all'altro.." questa cosa da sola allunga il respiro in un modo incredibile... se solo in europa si sorridesse un decimo di quello che si sorride qui... non ci sarebbe bisogno di apparecchiare tanto le citta per renderle sopportabili...
Un altra cosa che stupisce del Nepal e' il grande rispetto che hanno i nepalesi per tuti gli esseri viventi, e la grande considerazione con cui questi vengono tenuti, iniziamo col dire che il cielo di Kathmandu, pur essendo questa una vera metropoli, e' abitato da centinaia di aquile... !! le vedi girare da sole o in gruppo, giocare con i corvi o volare in formazione intorno a chissa quale preda... in piu per strada si vedono davvero tanti animali... ma tanti! Cani, gatti, topi, vacche, bufali, capre, polli, scimmie...ce n'e' per tutti i gusti! Gli animali sono abitanti della citta.. al pari che gli uomini!
il traffico e' davvero incomprensibile, apparte il senso di marcia che e' inverso rispetto al nostro, apparte gli animali che hanno difficolta a imparare il codice straale, ma gli stessi tibetani hanno invertito il concetto di diritto del pedone e dovere del conducente, qui i pedoni, anche se fermi devono cambiare la loro posizione quando un qualsiasi mezzo di locomozione si avvicina... cosi non si e' mai tranquilli camminando, non si e' mai al posto giusto.. e considertando che la meta delle volte che ti suonano e' per farti spostare ma l'altra meta' e' solo per proporti un taxi... direi che uno anche solo un po stressato camminando a Kathmandu puo diventare facilmente un serial killer..
Insomma un gran casino a Kathmandu, anche perche c'e' davvero tanta, ma tanta gente che non si dedica a fare nulla, tranne che a stare in mezzo a tutto... mediamente per una persona che lavora ce ne sono 4 che guardano... eh eh eh.. che pacchia!
Mi fq pensare in un certo senso a quello che succedeva nelle case dell'italia ddi 50 anni fa... e che tante volta ancora succede nel nostro meridione: il capofamiglia lavora la moglie cucina e lava la casa e una serie di nonni inservibili, sorelle zitelle, nipoti illegittimi orbita intorno all'uomo produttivo della situazione... senza chiedere nulla, senza esigere nessuna vce in capitolo (ovviamente) ma anche senza stressarsi troppo per cio che sara'.. qui a Kathmandu e' vero che rispetto a noi vivono nella miseria.. ma nessuno si sveglia alle 6 del mattino per entrare in metropolitana alle 7 e poggiare le chiappe in ufficio... per strada le donne delle botteghe chiacchierano, si pettinano a vicenda, ti fanno mille domande ... si chiamano e si raccontano cose, se possono ti accompagnano ovunque tu debba andare..
Un altro ritmo, un altro mondo!
Come al solito ci chiediamo.. ma siamo piu felici noi o loro? Non lo sapremo mai.. forse noi siamo felici a nostro modo e loro al loro.. mia nonna dice sempre "chi e' nato tondo non puo morire quadrato".. ed e' vero.. noi siamo nati in un altro mondo,con altre regole, altri ritmi.. inutile ingannarsi, io non potrei essere felice vivendo in 12 persone in 20 metri quadri anche se sapessi che non devo lavorare ad orari fissi mai piu nella mia vita.. o meglio.. probabilmente potrei, ma non mi interessa... e allora l'unica cosa che posso fare e' tornare ai nostri 80 metri quadri a persona, alle nostre lenzuola bianche messe in lavatrice ogni settimana, alla metro al mattino (meglio se alle 9) e magari provare a valorizzare questi sorrisi tanto belli e tanto grandi che son capaci di fare da queste parti... questi sorrisi tanto rilassati...magari proprio quando trilla la sveglia alle 7 !!!
baci baci
lau

ps: se andate sul messaggio di Roger troverete una foto della Laura in versione super frikkettona! Ho perfino comprato un paio di pantaloni arancioni a righe.. per tanti anni sognati ma a causa dei pasciuti prosciutti che scendevano giu dalla vita mai azardati... Adesso, dopo 5 mesi di asia potrei mettere con nochalance anche un pantacollant verde pisello a bolle blu! (meglio non provare!)
State bene, e ridete!!


In Nepal, per facilitare le cose, hanno inventato marionette multifaccia, ci ne sono da due, tre o quattro faccie, cosi si risparmia in marionette, tanto non deve essere un problema per questi acrobati dirigere otto bracia.

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