27 October 2006

27.10 Siamo arrivati !


Ciao a tutti e bentrovati dopo questa lunghissima pausa!
oggi ho scoperto che e' da piu di un mese che non scrivo.. ehm.. che dire.. sono successe un sacco di cose (come al solito) la maggior parte dentro la mia testa, e ogni volta che ho pensato di connettermi e raccontarvele mi sono spaventata per il casino che ne sarebbe potuto saltar fuori.. si sa che i gemelli sono contraddittori e incostanti nei pensieri (per non parlare degli atti poi!).. e allora eccoci qui, finalmente un momento pseudo tranquillo per dire qualcosa di cui non pentirsi per almeno le prossime 24 ore!
Siamo in Nepal, siamo entrati il 2 di ottobre, attraversando a piedi e direi con gran orgoglio e soddisfazione il ponte che divide il paese dal Tibet, lasciare la Cina e' stato un autentico sollievo, anche se non mi piace andare via da un paese con un nodo irrisolto.. e subito il Nepal ci e' apparso sorridente, colorato, leggero! A dir la verita' il cambiamento e' davvero incredibile e totale: innanzitutto il paesaggio dai piatti altipiani arsi e gialli si passa a profondissime valli verdeggianti di una giungla intricatissima, e fiumi rumorosi e forti, le strade sono in terra, per tutto cio che riguarda le infrastrutture si fa un salto indietro di almeno 50 anni, le persone hanno tratti molto piu vicini all'india e anche il modo di vestire lo ricorda, le donne sono avvolte in lunghi veli dei colori piu vivi e diversi, truccate e piene d'oro. Per strada circolano una quantita' notevole di animali, tra cui le vacche.. che sono sacre e quindi tutti gli vogliono bene e gli danno da mangiare (se investi una vacca anche se era sdraiata per strada a prendere il sole dopo una curva a gomito vai in prigione!!!Se la vacca poi muore sei davvero nella merda!) L'organizzazione urbanistica torna ad essere caotica.. le case non sono piu case ma spesso baracche, la miseria e' molto piu grande ma comunque si tratta di quel caos del tipo "siamo un paese povero senza elettricita ne acqua ma la natura e' comunque cosi' generosa qui che siamo felici e facciamo un gran casino!" Non saprei spiegarlo diversamente.. o meglio, mi ci vorrebbe del tempo.. comunque poveri poveri ma molto piu puliti, laboriosi, sorridenti, intraprendenti, disponibili ed elastici! Evviva il Nepal!
Mucche appisolate nella stazione degli autobus.
Arrivati a Kathmandu sprofondiamo in un nuovo letargo, l'ultima settimana in Tibet e' stata durissima e i nostri corpi chiedono a gran voce e con diversi simboli riposo!!! La decisione e' presa : riposo sia! Ma siamo finalmente in Nepal, la nostra Mecca, l'obiettivo iniziale del nostro viaggio, circondati da tutta la catena dell'hymalaya... come possiamo davvero riposare? Un'ansia di attivita ci assale.. cosi viviamo la nostra prima settimana in Nepal tra un pisolino e un'agenzia di trekking, una pizza (finalmente davvero italiana) e una libreria specializzata in mappe... Siamo un disastro!
Dopo una settimana la decisione e' presa: si va verso l'annapurna! Ci serviamo di una guida e due portatori scelti da un'agenzia davvero brava, gestita da un nepalese che sta frequentando i corsi in francia a Chamonix! Abbiamo dovuto ricorrere a un'agenzia perche abbiamo deciso di fare qualcosa di piu di un trekking, vogliamo provare a conquistare la nostra piccola montagnetta! E' un mese e passa che rincorriamo montagne .. ed e' da maggio che aspetto di riscuotere il regalo di compleanno che ho chiesto a Roger di farmi.. che e' appunto una montaga (meglio di un paio di orecchini no??!!!) e siamo gia stati al campo base dell'Everest e del Shisha Pangma.. passare adesso due settimane girando intorno ancora una volta a un 8000 ci sembra poco sensato.. vogliamo la nostra piccola avventura! Scegliamo dietro consiglio del nostro appassionato montanaro nepalese il Tharpu Chuli, lui la chiama la baby peak perche' si trova in un area speciale, una valle molto chiusa, ed e' circondato da imponenti montagne, come un bambino nella pancia della mamma! Questa visione ci conquista.. si parte!
Il 10 ottobre calziamo gli scarponi, in tre giorni e mezzo siamo al campo base dell'annapurna, il trekking in se e' un po un disastro, innanzitutto i nostri corpi sono fermi (anche se sembra strano dirlo) da 5 mesi.. le gambe mi chiedono costantemente chi mi credo di essere.. il tempo e' pessimo, non si riesce a vedere un angolo di cielo azzurro nemmeno a pagarlo, di montagne innevate nemmeno l'ombra... si tratta di un vero atto di fede! e poi.. l'incubo del nepal... le scale! Il trekking parte da un'altezza di 1100 , il campo base dell'annapurna si trova a 4130.. il tutto attraverso una serie infinita e interminabile di scale e scalette intagliate nella pietra che si insinuano in una profondissima valle salendo e scendendo, accumulando piu di 4000 metri di dislivello... passiamo quindi 3 giorni e mezzo salendo e scendendo scale, in una valle umida e quasi sempre in ombra (tanto il sole non c'era comunque) e sali sali sali e quando pensi che sei quasi arrivato.. sorpresa! devi scendere tutto quello che hai faticosamente salito, attraversare un fiume e poi salirlo di nuovo.. e sali e scendi e sali e scendi.... tre giorni! A tutto cio, come ciliegina sulla torta ci mettiamo che la nostra guida era piu forte di un leone (a 32 anni ha scalato l'everest solo 4 volte) e Roger aveva una fame di cima che sembrava che non facesse montagna da 10 anni... risultato?? Mi sono massacrata per stare appresso a questi due pazzi furiosi in questo labirinto interminabile di scale... Ma va bene!
Arrivati al campo base l'emozione e' grande! Siamo davvero nell'ombelico del mondo! Circondati di fortezze ghiacciate, di una bellezza da lasciare senza fiato. Ogni montagna con il suo carattere, ognuna un fascino diverso, tutte gigantesche e intoccabili! Passerei ore a sognare e osservare le rughe innevate e i blocchi di ghiaccio sospesi nell'aria, sembra tutto cosi' fisso da milioni di anni.. e poi se ci penso mi ricordo che e' solo acqua!!!
L'indomani partiamo per il nostro baby peak,l'idea e' quella di fare un campo avanzato intorno a 5000 metri e il giorno dopo provare ad andar su, mi sento felice e rilassata, percepisco che il mio modo di fare montagna e' molto diverso da quello di molti (veri?) montanari, che pensano soprattutto ad arrivare.. mi piace godere di ogni passo, e non sono mai nervosa... Roger e' diverso.. sara' perche' e' maschio?? Comunque ci avviamo di gran carriera , attraversando il ghiacciaio che scende dalla versante sud dell'annapurna, per me e' il secondo ghiacciaio nella vita.. e il primo 'avevo fatto con le scarpe da tennis in china.. sara' anche uguale a una pietraia (in realta infatti era una lunga morena) ma.. insomma io sono una romantica.. e poi non si tratta esattamente di camminare su un prato erboso, dopo il ghiacciaio viene un simpatico canalone di quelli che li vedi e ti sembrano belli e artistici e non ti sfiora nemmeno il problema del se si puo salirli o no.. facciamo anche il canalone.. ma quando arriviamo su all'altezza del campo le mie gambe mi mandano all'unisono e unanimamente a fanculo ops...sara' stata la mancanza di allenamento, o la grande corsa degli ultimi tre giorni, o il ghiacciaio di primo mattino, senza nemmeno un caffe e un paio di tarallucci del mulino bianco.. fatto sta che il giorno dopo mentre Roger e il Leone delle nevi nepalesi fanno cina io rimango al campo base a massaggiarmi i quadricipiti, riflettere sul perche mi sono scelta un fidanzato montanaro e studiando una nuova idea per il mio regalo di compleanno visto che questo decisamente Non vale!!!!
Mi incazzo un po, poi mi scazzo, poi cerco di capire, poi mi incazzo ancora di piu..poi mi sfogo e insulto la mia dolce meta' ..orgoglio in lotta contro l'umilta' con gli ideali come spada... Non so cos'altro in lotta con che.. giuro a me stessa che non andro' mai piu in montagna con Roger e io stessa non ci credo nemmeno 5 minuti.. Difficile spiegare quanto si possa arrivare a comprendere le differenze reciproche in un ambiente cosi minimale come la montagna.. Capire nel senso di identificarle, vederle, trovarsele spiattellate in faccia... non comprenderle!
Ma l'esperienza e' bellissima! Essere tanto vicino alle montagne mi fa bene al cuore e anche al colorito! Vivere insieme a tre nepalesi questa breve avventura mi fa capire molto di piu come sono! Muovere le gambe mi fa venir voglia di muoverle ancor di piu e finalmente dopo 4 mesi e mezzo di viaggio sento che posso tornare a casa mia!
Hai detto niente!
Il ritorno (del trekking) ce lo facciamo piano piano, fermandoci a giocare con le caprette, spendendo un'intera mattinata a mollo in delle fantastiche piscine naturali di sorgenti calde, osservando le foglie e gli alberi, finalmente con il cielo blu e le montagne che ci lasciamo alle spalle splendenti nel cielo a chiudere la valle. Tanto eravamo andati di corsa all'andata, tanto ce la godiamo al ritorno.
Imparo qualcosa che gia' avevo intuito.. : la montagna, come il mare e il resto della natura, per me, la si deve vivere con gli occhi di bambino, ammirati e rispettuosi, gli occhi di chi gioca e si diverte ad ogni momento, e non come corsa e sfida... sfidare la natura e' qualcosa che non mi interessa assolutamente, anzi mi disturba. Sfidare i miei limiti mi sembra assolutamente cretino, visto che so benissimo che sono io che impongo i miei limiti. Non so se funzionera' ,a me piace andare in montagna, ma voglio continuare a farlo come l'ho sempre fatto.. accarezzandola e assaggiando il sapore delle pietre.
Detto questo (se non siete ancora addormentati significa che mi volete proprio del bene!) siamo arrivati a Pokhara... tranquilla cittadina sulle sponde di un simpatico lago, solo barchette a remi per attraversarlo, verdi colline intorno, 6 o 7 montagnotte di quelle toste come sfondo, 25 gradi all'ombra, una strada principale su cui si alternano una libreria, un negozio di materiale di montagna, un ristorante con terrazza sul lago... il paese dei balocchi! Ci compriamo un libro e passiamo tre giorni dei piu rilassanti del viaggio.. era dalle spiagge di Koh Tao che non mi sentivo cosi' assolutamente in relax! Nel frattempo c'e' una importante festa popolare e tutta la citta' e' in strada che balla e canta..(anche i maoisti fanno i loro sermoni) .. noi si prende il sole, si va in barca, si fa colazione davanti al Dhaulagiri e si decide che si fa quando si rientra in europa!
Ed eccoci qui, ieri siamo rientrati su Kathmandu, sembra quasi di esser tornati a casa, tanto questo posto ci ha accolti con calore! Nella testa le cose vanno davvero tutte al loro posto.. d'altronde fin dall'inizio questa era la nostra meta.. e' giusto che funzioni cosi! All'inizio pensavamo che dopo il nepal saremmo entrati in India, o avremmo provato a rientrare in europa via terra con la transiberiana.. nell'aria c'era ancora sete di avventura, ma da quando siamo arrivati abbiamo capito che questa era la ultima tappa del nostro viaggio, di fatti siamo arrivati! E' da quando siamo qui che chiaramente il pensiero va verso il come vogliamo costruire le nostre vite.. e senza ansia! ci siamo finalmente rilassati! (forse che dovevamo venire direttamente senza passare per mezza asia??) I progetti sono quindi godere della miglior stagione dell'anno in Nepal, vedere valli e boschi e montagne fino allo stordimento, visitare la zona est del paese, il Makalu, il trekking del campo base dell'everest, forse anche il nord di Kathmandu (Lantang per gli appassionati dell'atlante) camminare faccia al sole!
Poi si rientra, e inizia una nuova avventura!
Se siete arrivati fin qui siete davero bravi!
Non vi prometto che non scrivero' mai piu un messaggio cosi' lungo perche' mi sa che mi potrebbe ricapitare...
Un abbraccio fortissimo a tutti!
State forti!
laura

ps: Chi l'ha detto che il monsone e' finito ?

0 Comments:

Post a Comment

<< Home